“Intervista con l’autrice: Iris Bonetti”

Oggi intervisto Iris Bonetti autrice di “Empatia” e “Isolati” (qui la recensione di Empatia, qui quella di Isolati) e dell’ultimo uscito “La genesi del male” che gentilmente ha risposto alle domande del blog.

 

Ciao Iris e grazie per il tuo tempo.
Cominciamo.

 

1. Chi è Iris e quando è nata la passione per la scrittura?
Iris è una sognatrice per prima cosa, ma a occhi aperti. Cerco di portare i traguardi sempre a portata di mano. A volte ci riesco a volte no, ma il mio motto è mai demordere, finché quell’obiettivo ci fa stare bene e ci fa sentire vivi dentro. La scrittura in questo momento è uno di questi e spero di poter raccontare storie ancora a lungo. Vedremo. Mi occupo di grafica nella vita, oltre alla scrittura, a cui mi sono approcciata sin da piccola, inutile dirlo. Credo che sia così un po’ per quasi tutti gli autori. È un’attitudine con cui si nasce e che poi si sviluppa ed evolve, ma è già dentro di noi. Ho sempre amato anche leggere, anzi, i libri sono stati proprio il motore che mi ha spinto su questa strada, ritrovandomi.

2. Nei tuoi libri tratti temi molto forti e attuali.
Quanto lavoro di ricerca c’è dietro e come procedi nella stesura di un libro?
Sì, è vero. I libri che scrivo posso definirli delle “piacevoli fatiche di carta”. La ricerca è importantissima ed è molta quella che svolgo, sia tramite dei libri specifici che trattano l’argomento che mi interessa, sia parlando direttamente con dei professionisti che lavorano nel campo che mi serve per la stesura della trama o la costruzione dei personaggi. Prima della stesura del libro, butto giù una scaletta che mano a mano suddivido nei vari capitoli. Durante la scrittura, naturalmente qualche paletto posso anche spostarlo, ma di solito resto piuttosto fedele alla trama iniziale senza grandi deviazioni.

 

3. Tre libri (Isolati, Empatia e l’ultimo La genesi del male), tre storie diverse. Cosa accomuna i tuoi romanzi?
È vero. Mi sono messa in gioco con tre generi diversi, e in testa ho altre storie che si incasellano in altri generi ancora. Insomma, al genere non sono propriamente fedele. Rischierei di assottigliare la mia creatività facendolo. C’è però un fil rouge che lega i miei romanzi finora scritti: EMPATIA, ISOLATI e l’ultimo, LA GENESI DEL MALE, ed è un lato noir o di mistero, di leggera inquietudine che emerge in ognuno, più o meno. È il mio marchio di fabbrica. Ma non so dire se resterà sempre lo stesso.

 

4. Parlaci dell’ultimo “nato” “La genesi del male”, un libro giallo, la prima indagine di Leonardo Landi. Come mai dopo due romanzi con trame molto particolari questo cambio di rotta?
Non è stata una scelta ponderata, ma piuttosto una storia istintiva che mi è balzata nella mente dopo aver approfondito due argomenti a me particolarmente cari:; il mondo degli orfanotrofi e la capacità del “male” di trasmettersi oltre che a seguito di traumi infantili, i più, anche tramite la trascrizione nel codice genetico da genitore in figlio (Epigenetica). Mi ha folgorato questa scoperta, e da lì la storia mi ha totalmente avvolta.

 

5. Il libro è la prima indagine, quindi ce ne saranno altre?
Sì. Ho progettato il protagonista, il cronista investigativo Leonardo Landi, per essere un personaggio seriale. Ho già in mente la sua evoluzione/involuzione e so come finirà. Mi mancano tutte le storie nel mezzo, ma so che mano a mano arriveranno. Già la prossima, il sequel de La genesi del male l’ho già scritto e dovrebbe venire pubblicato entro la fine del 2024.
Spero che possa conquistare i lettori come sta facendo il primo.

 

6. Progetti futuri?
Nel futuro ci sono come dicevo prima altre storie /indagini con Leonardo Landi, ma anche una storia che vorrei scrivere quest’anno che si stacca dal genere thriller per rientrare in un genere drammatico (che credo non esista), ma non ho modi migliori per incasellarlo. È una storia d’amore un po’ atipica. Non vedo l’ora di potermici dedicare. E poi chissà, magari un film. Questo sì che è un sogno coi fiocchi.

 

7. Per concludere un consiglio di lettura ai nostri lettori (oltre ovviamente ai tuoi romanzi che consiglio di leggere)?
Ho scoperto un autore che scrive magnificamente, che lascia senza parole. La storia poi è una poesia. Si intitola: Tutta la luce che non vediamo di Anthony Doerr.
Grazie mille

 

 

Ecco qui le copertine dei romanzi della nostra autrice.