Temperamento ribelle, carattere furente e impulsivo, coraggiosa e determinata Josephine “Jo” March è la sorella e l’amica che tutti vorremmo avere.
Jo March è la protagonista di “Piccole Donne” di Louisa May Alcott pubblicato nel 1868.
Seconda di quattro sorelle è quella che tutte le lettrici e i lettori del romanzo amano di più e vi si identificano.
Carattere determinato che non vuole sottomettersi alle convenzioni del suo tempo arrivando a rifiutare la proposta di matrimonio di Laurie.
Inizialmente la Alcott la voleva single con grandi capacità letterarie, proprio come l’autrice che non si fidanzò mai e divenne una delle più amate scrittrici americane, ma nel 1868 la paura di un finale così era quello di non vendere neanche una copia e allora ecco che Jo sposa il professor Bhaer, non certo il classico principe azzurro, ma un uomo colto e libero proprio come Jo.
Jo March è una delle personalità femminili più popolari della letteratura americana.
Greta Gerwig che ha adattato l’ultimo film tratto dal libro dice di lei:
“Jo è una ragazza con un nome maschile, che vuole scrivere e ha molte cose diverse da ciò con cui veniamo identificate”
Tutti abbiamo riso con Jo, sperato con lei, pianto quando abbiamo capito che la piccola Beth non sarebbe sopravvissuta.
E’ la sorella e amica che tutti vorremmo, pronta a consolarci, ad aiutarci, a piangere e ridere con noi.
Tutti siamo cresciuti con le sorelle March.
Piccole donne è un romanzo ancora oggi attuale, molto vicino all’autrice, seconda di quattro sorelle, cresciuta in modo indipendente e con la passione per la scrittura.
Non è più dopo 150 anni un libro per sole donne o adolescenti, ma è un romanzo tremendamente moderno e necessario per la formazione.
Oggi più che mai abbiamo bisogno di Jo e del suo mondo.
Tra i volti che hanno impersonato Jo ricordo June Allison nel 1949 (dove Elisabeth Taylor interpretava Amy) e Saoirse Ronan nel 2019 (dove Emma Watson era Meg e Timothée Chalamet Laurie).