“Tutto chiede salvezza di Daniele Mencarelli “

 

“QUANDO UN POETA SI DIVERTE A SCRIVERE UN ROMANZO E HA UNA STORIA FORTISSIMA DA RACCONTARE IL RISULTATO E’ UN PICCOLO CAPOLAVORO”

(Daria Bignardi)

 

Ha solo vent’anni Daniele quando dopo un’esplosione di rabbia viene sottoposto per una settimana al trattamento TSO.

E’ l’estate del 1994 quella dei mondiali.

Fa caldo dentro quella stanza dove insieme a Daniele ci sono Madonnina, Giorgio, Gianluca, Mario e Alessandro.

Ognuno ha la sua storia e ognuno può dare qualcosa all’altro.

In quella calda estate nascerà la loro strana amicizia, la loro complicità, consapevoli di trovarsi tutti nelle stesse condizioni.

 

 

Dopo un’esordio pazzesco con “La casa degli sguardi”, Mencarelli torna con una storia di sofferenza, ma anche di speranza.

E non fa sconti a nessuno.

Attraverso le sue parole ogni personaggio racconta la sua storia e la sua sofferenza e tutti chiedono una sola cosa.

Mecarelli ci porta all’interno di un tema delicato e sconosciuto a molti di noi e lo fa con una dolcezza e una spietatezza inaudita, senza mai cadere nello scontato, nelle frasi fatte, ma raccontando tutto con un’accesa passione.

Attraverso gli occhi di Daniele scopriamo cosa ha portato li altri come lui e come è la vita all’interno del reparto.

In quel reparto tra rimpianti del passato e speranze del futuro Daniele ricomincia a scrivere le sue poesie.

 

“Sei sempre stata tu che vieni a riprendermi

ne è piena la memoria

di te che spunti e mi porti via”

 

Questa poesia alla mamma è come un grido disperato di aiuto di un ragazzo che come gli altri chiede solo una cosa.

I giorni passano e con Daniele il lettore entra nelle dinamiche del gruppo, entra in quel reparto caldo di una estate che sembra ormai lontana nel tempo.

Come Daniele si affeziona ai vari personaggi che vivono in quella stanza, ma mai ne prova pena.

 

E alla fine come tutti loro si ritrova a chiedere la stessa cosa:

 

SALVEZZA

 

“Per i vivi e per i morti, salvezza.

Salvezza per Mario, Gianluca, Giorgio, Alessandro e Madonnina.

Per i pazzi, di tutti i tempi, ingoiati dai manicomi della storia.”

 

 

DANIELE MENCARELLI

 

Classe 1974.

Dopo l’esordio trionfale con “La casa degli sguardi” con il quale ha vinto la prima edizione del Premio Severino Cesari e la XV edizione del Premio Volponi, con questo suo secondo romanzo vince il Premio Strega Giovani 2020.

Presente in varie antologie poetiche e riviste letterarie, si occupa di Fiction per Rai 1.

 

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