“Tu che sei me la miglior parte” di Enrico Brizzi

Nella Bologna anni’80 troviamo dei bambini che piano piano imparano a conoscersi e a crescere in quella città dal sapore antico, dove l’orologio della stazione non segnava più le ore, fermo a ricordare una triste storia.

Gli anni passano, il gruppo cresce e resta.

Attraverso il calcio, le donne e le prime droghe si innescano delle meccaniche nel gruppo di amici che li porterà a scontrarsi, a odiarsi, ma mai a dividersi.

Tra tutti Tommy, il protagonista, Raul il suo miglior amico e la sua nemesi e la bella Ester libera, bella e innamorata della vita forse più di tutti loro.

I ragazzi crescono, dalle elementari arrivano alla maturità passando per le scuole medie, restando sempre uniti, perché solo il gruppo fa la forza e anche quando tutto sembra andare male non si può tradire, non si può lasciare.

“Tu che sei di me la miglior parte”, Shakespeare scrisse queste parole (Sonetto d’amore 39) e solo un ragazzo degli anni ’80 poteva farle sue, perché la miglior parte non è solo una donna, ma è anche quell’attimo nella vita di ognuno di noi dove tutto ci sembra così difficile, così sfuggevole.

E quegli anni fatti di corse in motorino, di cd e musicassette e di diari pieni di biglietti messi li per fermare il tempo sono stati davvero la miglior parte di noi ragazzi degli anni ’80.

Un racconto di ragazzi in un tempo che ormai è così lontano per la nuova generazione.

Un racconto di ragazzi in un tempo che ormai è così lontano per chi ha vissuto quegli anni, ma che permetterà di aprire quei diari pieni di biglietti ormai sbiaditi, che restano i soli testimoni di anni vissuti intensamente fino alla fine.

Un libro forte, diretto e coinvolgente perché ad un certo punto fai anche tu parte del gruppo e con loro ti ritrovi a vivere emozioni contrastanti, a stare dalla parte di uno o dell’altro senza mai tradirli.

Un’operazione nostalgia riuscitissima che farà dire a chi non c’era “Ma era davvero così allora?”.

E l’unica risposta a questa domanda che puoi dare è “Si, quella era la nostra miglior parte”.

 

ENRICO BRIZZI

Bolognese DOC , classe 1974, pubblica “Tu che sei di me la miglior parte”nel 2018.

Fra aprile e maggio 2016 parte da Torino e percorre il ramo del Cammino di Santiago battuto nel Medio Evo dai pellegrini italiani e dopo otto settimane via Arles, Montpellier e Tolosa, giunge a Pamplona.

Nello stesso mese di maggio l’editore Giunti inaugura la collana “Weekend in cammino” con una collezione di tre guide scritte da Brizzi e dedicate ad altrettanti itinerari escursionistici sul territorio italiano.

 

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