“La selva degli impiccati di Marcello Simoni”

1463.

Francois Villon è chiuso nel porto dello Chatelet e si vede ormai penzolare dalla forca quando gli viene proposto uno scambio: la sua vita per quella di Nicolas Dambourg capo di una squadra di fuorilegge.

Ma per Villon quello scambio è più difficile del previsto.

In tutto questo dovrà vedersela anche con Josephine Flamant abile arciere che fa parte proprio di quel gruppo di briganti di cui Villon dovrebbe ucciderne il capo, capo che è anche un suo caro amico.

 

“DAI BASSIFONDI DI PARIGI ALLE FORESTE DELLA BORGOGNA. L’AUTUNNO DEL MEDIOEVO SI STRINGE INTORNO ALLA FIGURA DI UNO DEI PIU’ CELEBRI RIBELLI DELLA STORIA, IL POETA MALEDETTO FRANCOIS VILLON”

 

 

Torna Marcello Simoni con questa avventura.

Da Firenze e Milano si è spostato a Parigi.

Una Parigi cupa, intrigante e piena di pericoli.

In questo romanzo Simoni mescola personaggi realmente vissuti come il protagonista Villlon con personaggi usciti dalla sua fantasia, come la brigante Flamant.

Sempre di più si nota la padronanza storica dell’autore che gioca con gli intrecci tra reale e fantastico e che porta il lettore a vivere luoghi e personaggi come solo pochi sanno fare.

Nel romanzo c’è posto per intrighi, tradimenti, avventura e perché no anche amore?

 

Al momento il libro è come lo definisco io una One shot (una storia singola), ma secondo me Villon ha ancora tanto da raccontare.

In attesa di una nuova avventura del poeta maledetto continuano quelle del mercante di libri con la nuova avventura “Il segreto del mercante di libri”.

 

Prima o poi riuscirò a leggere tutti i libri di Marcello Simoni.

Promesso!!!

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