“La Mia Vita, La Mia Storia” di Hillary Rodham Clinton

Vita e storia

Autobiografia dell’ex first lady che ripercorre gli anni dalla sua nascita alla candidatura al senato prima della corsa presidenziale(il libro è del 2014).
Una donna forte, tenace, che combatte le sue battaglie e lotta per quello in cui crede.

La storia parte da quando, ancora ragazzina, inizia a formarsi il carattere di una delle donne più forti d’America.
Attraverso i suoi studi in giurisprudenza seguiamo le sue battaglie per i più poveri, le donne e soprattutto bambini e per la sanità.
Attraverso le sue parole ripercorriamo gli anni 60 e 70 in America, anni di battaglie per far valere i diritti dei neri, delle donne e delle minoranze in genere anni contro la guerra in Vietnam giudicata assurda.

Ripercorriamo il primo incontro con un ragazzo di nome Bill con la passione per il sassofono e la politica.
Gli anni passati accanto a lui cercando di realizzarne il sogno senza mai chiedere altro e stando sempre un passo indietro.
Gli anni di un amore che andava oltre, e che ha portato Bill a diventare il “Presidente Clinton”.

Una volta giunta alla Casa Bianca, come First Lady, poteva far sentire la sua voce nelle questioni che gli stavano a cuore, tra cui la difficile riforma sanitaria americana e la lotta con le donne di tutto il mondo per far valere i loro diritti.
Questioni che il marito Bill le affidò durante gli otto anni del suo mandato presidenziale.

Così, tra difficoltà e vittorie, arriva davanti a Hillary la scelta più difficile, quella di scegliere tra la sua vita o salvare il proprio matrimonio.

Siamo negli anni dello scandalo Lewinsky, che vide suo marito coinvolto e lei bersaglio dei media di tutto il paese e non solo.
Con la sua solita caparbietà e tenacia saprà fare la scelta giusta, restando accanto a quel marito che non ha mai smesso di amare e prendendo in mano le redini di una presidenza che sembrava destinata a finire nel peggiore dei modi.
La decisione, una volta che la sua vita ha ritrovato il giusto binario, di cambiare lei stessa l’America.

C’era quasi riuscita, ma l’idea di una donna presidente spaventava molti, l’idea di una donna forte come Hillary (una donna che non ha mai abbandonato il suo cognome da nubile, come usava negli anni del suo matrimonio) forse terrorizzava la maggioranza. tanto lei è e rimarrà sempre una tra le first lady più amate, paragonabile forse solo a quella Jacqueline Kennedy, tanto diversa da lei ma allo stesso tempo tanto simile.

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