“Il nome della rosa” di Umberto Eco

1327 Guglielmo da Baskerville, frate francescano, insieme ad Adso da Melk, suo allievo, giungono in un monastero Benedettino nel nord Italia per partecipare ad un convegno per sostenere le tesi Pauperistiche.

Durante il loro soggiorno nel monastero di susseguono delle morti misteriose e iniziano a circolare voci che sia opera del demonio stesso.

Guglielmo scopre che le morti sono in realtà legate a un manoscritto greco custodito gelosamente nella biblioteca del monastero.

Guglielmo e Adso riusciranno a scoprire cosa lega il manoscritto a queste misteriosi morti  o, come credono tutti, è solo opera del demonio?

Edito da Bompiani nel 1980 l’opera di Eco è un incrocio di generi: storico, narrativo e filosofico.

Il romanzo vinse il Premio Strega nel 1981 e fu inserito nella lista dei “100 libri del secolo” di Le Monde.


Ho letteralmente divorato questo libro in meno di un mese, nonostante la non facilissima lettura della scrittura di Eco.

Infatti l’autore descrive molto bene, non solo il contesto storico medioevale nel quale ambienta la storia, ma anche il pensiero filosofico che era proprio di quegli anni.

 

Una lettura lenta, ma intensa.

D’altronde Eco non poteva tralasciare nulla, in quanto tutto era necessario a comprendere meglio la storia, l’ambientazione e il carattere dei personaggi.

Leggendo le pagine di libro siamo con Guglielmo e Adso mentre cercano di scoprire la verità e devono a loro volta cercare di restare vivi. Siamo con Adso quando prova le prime pulsioni d’amore e siamo con Gugliemo quando deve affrontare una volta per tutte i demoni di quel monastero.

 

Nel 1986 Annaud ne trasse un film con Sean Connery (indimenticabile 007) nei panni di Guglielmo e Christian Slater (Schegge di Follia) in quelli di Adso.

Ma nonostante la bravura dei protagonisti e una scenografia perfetta il film riprende la lentezza del libro senza però dargli quella forza di tenere incollato lo spettatore allo schermo come il libro fa con il lettore.

 

E’ notizia del 2018 che sono iniziate le riprese di una serie tv con John Turturro ( Cercasi Susan Disperatamente) nel ruolo che fu di Connery e il giovane Damien Hardung in quelli di Adso.

Staremo a vedere se la serie tv, che verrà distribuita da Rai Fiction, sarà all’altezza del libro.

 

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UMBERTO ECO

 

Umberto Eco nasce ad Alessandria nel 1932 e muore a Milano nel Febbraio 2016.

Saggista prolifico, fu tra i fondatori del DAMS all’Università di Bologna.

“Il nome della rosa” fu il suo esordio nella narrativa, seguito 8 anni dopo da “Il pendolo di Foucault”. L’ultimo romanzo, che  risale al 2015, è “Numero zero”.