“Codice Millenarius” Saga di Marcello Simoni.

 

1346, Maynard de Rocheblanche entra in possesso di una pergamena con un enigma che fa riferimento ad una preziosa reliquia: il Lapis exilii.

Molti uomini di chiesa, e non solo, vogliono mettervi sopra le mani per aumentare il loro potere.
Per evitare che questa cada nelle mani sbagliate, Maynard si reca a Sainte-Balsamie dove la sorella Eudeline, per scappare dalla violenza del padre, si è rifugiata e ne è diventata col tempo Badessa.

Da qui Maynard giunge all’Abbazia di Pomposa, in Italia del nord.
Insieme all’abate Andrea e al giovane pittore Gualtiero de’ Bruni cercherà di risolvere il mistero che si cela dietro il Lapis exilii.

La storia prosegue negli anni con Maynard sempre più invischiato nella risoluzione del  mistero  e si intreccia a quelle di Gualtiero che scopre delle verità sul suo passato che lo portano a cercare risposte fino in Francia, dove viene tenuta prigioniera sua madre, allontanandosi dalla giovane Isabeaux, una guitta salvata da Maynard, di cui è perdutamente innamorato.

Anche Eudeline vivrà la sua storia, combattuta tra il desiderio di una vita normale e le responsabilità che il suo abito le mette davanti.

In un arco temporale di 5 anni molti nodi verranno sciolti e molte lacrime versate dai protagonisti nel tentativo di proteggere la reliquia dalle avide mani del potere della Curia di Ferrara.

La trilogia (L’abbazia dei cento peccati, L’abbazia dei cento delitti e L’abbazia dei cento inganni) è un giallo medioevale in piena regola.

All’inizio non è semplicissimo entrare nel mondo di Simoni e di tutti i suoi personaggi ma, poco alla volta e pagina dopo pagina, tutto diventa più nitido e i personaggi diventano molto famigliari.

Nei libri una grande protagonista è l’Abbazia di Pomposa, un luogo reale che l’autore conosce molto bene fin dall’infanzia.

Questo fa si che non ci troviamo di fronte solamente a un romanzo, ma anche ad una descrizione puntuale della vita del 1300 nella corte di Ferrara e dentro l’abbazia.

La bravura di Simoni è anche nel fatto che sa mescolare personaggi di fantasia, come Maynar e Gualtiero, ad altri realmente esistiti, come l’abate Andrea.

La trilogia ricorda i gialli medievali di Ellis Peter, l’autrice delle Indagini di Padre Cadfael, e allo stesso tempo da una attenta analisi del periodo storico come fece Eco nel “Nome della rosa”.

Libri godibili, avventurosi e adatti a un vasto pubblico di lettori che si possono immergere in un mondo fatto di Peccati, Delitti e Inganni.

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MARCELLO SIMONI

Classe 1975, Ferrarese, ex archeologo e bibliotecario, dopo vari saggi storici approda al romanzo con il libro “Il mercante di libri maledetti“nel 2011 raggiungendo la vetta dei libri più venduti:

Il primo libro di questa trilogia, “L’abbazia dei cento delitti“, vende oltre centomila copie.