“L’ultima rosa di Aprile di Simona Bertocchi”

 

 

La vita, i sogni, gli amori della famosa Venere di Botticelli, Simonetta Cattaneo Vespucci.

Simonetta fu simbolo della bellezza rinascimentale e di Firenze, musa di Botticelli e grande amore di Giuliano de Medici.

 

 

 

 

Un ritratto accurato della vita di questa ragazza andata giovane in sposa a Marco Vespucci che la condusse a vivere a Firenze, città che ha amato e odiato allo stesso tempo, che la rendeva libera e prigioniera.

Donna libera, prigioniera di un amore senza futuro.

Un simbolo, ma anche una ragazza del suo tempo, una vittima del suo tempo.

Simona Bertocchi abilmente oscilla tra romanzo e cronaca storica, senza annoiare il lettore che vuole saperne di più sul destino di questa giovane donna di cui tutti conosciamo il volto grazie alle opere immortali di Botticelli, ma di cui ignoriamo la storia.

In ogni pagina del romanzo rimaniamo affascinati da Simonetta e da quella Firenze che da quel momento divenne la meravigliosa città d’arte che è tutt’oggi.

La Bertocchi ci racconta non solo la vita di Simonetta, ma anche di Giuliano e Sandro.

Il primo follemente innamorato della ragazza, il secondo pazzo della sua bellezza da farne diventare la sua musa.

Un destino quello di Simonetta e di Giuliano che si compirà a distanza di pochi anni nel mese più dolce: Aprile.

La bellezza di una ragazza, la bellezza di una città intera, la musa immortale del rinascimento.

Semplicemente una ragazza che voleva essere libera di vivere, in un tempo in cui non le era concesso.

L’ultima rosa, quella più bella, quella senza spine, quella che non si può dimenticare, questo era Simonetta una rosa.

L’ultima rosa di Aprile.

 

 

 

SIMONA BERTOCCHI

Vive da molti anni in Toscana e dal 2009 collabora con la Giovane Holden edizioni con cui ha pubblicato “I colori di Venere” e “I pasticci di Leonardo”.

E’ ideatrice del Festival del romanzo storico della città di Massa di cui nel 2023 si è svolta la seconda edizione.

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E per concludere in bellezza vi lascio il capolavoro di Botticelli, anche come simbolo di rinascita e speranza, La Primavera.