“L’enigma dell’abate nero di Marcello Simoni”

Mar Ligure, 1461.

Angelo Bruni, ormai mercante e contrabbandiere intercetta una nave proveniente da Avignone.

Su quella nave si nasconde una spia informata di un complotto ai danni del Cardinal Bessarione a Ravenna..

Per correre in soccorso del prelato e nel contempo arricchirsi, Angelo si affida a Tigrinus che si troverà suo malgrado coinvolto in una cosa più grande di lui a Ravenna.

Qui sarà preso di mira non solo dai seguaci di Bessarione, che lo credono un sicario pericolosissimo, ma anche da Bianca de Brancacci, giunta li su ordine di Cosimo De Medici.

E anche in questa avventura l’Abate nero sconvolgerà la vita e i piani del nostro ladro.

 

 

Avventura conclusiva per Tigrinus, Bianca e l’Abate nero.

 

Questa volta ci spostiamo dalle coste della Sardegna alla corte di Ravenna, passando ancora un a volta per le strade di Firenze.

 

Con questo libro Marcello Simoni chiude il cerchio aperto con “L’eredità dell’abate nero” e proseguito con “Il patto dell’abate nero”.

 

Questa volta il lettore si troverà a correre per i vicoli di Ravenna per salavarsi la vita con Tigrinus al quale piano piano si sta affezionando sempre di più.

 

Ma anche altri personaggi come Angelo Bruni e Bianca de Brancacci hanno cose da dire.

 

Il primo per la sua cupidigia metterà a rischio anche la propria vita, mentre la seconda ormai è diventata una dama pronta a ingannare, uccidere, ma anche salvare la vita alle persone che ama.

 

“Marcello Simoni deve il successo dei suoi romanzi all’incrocio sapiente di alcuni efficaci generi narrativi.

Il romanzo di cappa e spada […], i romanzi gotici inglesi […], il classico poliziesco con l’attesa del finale scioglimento”

(Corrado Augias, Il Venerdì di Repubblica)

 

Marcello Simoni, mischiando gli elementi di cui parla Augias, ha creato una trilogia piena di suspance, intrigo, mistero e perché no amore.

Queste caratteristiche lo portano a essere amato e letto anche da chi con i gialli medievali non va d’accordo.

 

I  lettori generalmente piano piano si affezionano ai personaggi, li amano e un momento dopo li odiano.

Patteggiano per loro prima e dopo sperano che vengano puniti.

Con il protagonista Tigrinus invece è tutta un’altra storia.

 

 

Il personaggio sembra partire un po’ in sordina nel primo libro e rimane, da buon ladro, nell’ombra fino al gran finale dove il lettore scopre che non è affatto semplice come pensava dirgli addio…

 

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