Un cantastorie racconta una storia che parla di un giovane con una strana macchia sul braccio che si addentra nel bosco misterioso e li trova un’erborista che gli offre dei biscotti buonissimi.
Racconta di un padre in pena perché il ragazzo non è più tornato da quel bosco.
Racconta di un’isola misteriosa dove ci sono due pilastri che la dominano, dove la lotta fra bene e male dura da troppo tempo.
Racconta di un mago, di una strega e di furfanti.
E racconta di un’erborista che deve compiere le sue ultime mosse, mentre un cantastorie deve finire il suo racconto.
Questa la storia, ma cosa è finzione e cosa realtà?
Nel periodo di quarantena forzata ho deciso di prendere un nuovo kindle, essendo il mio vecchio diventato proprietà del giovane lettore, e cercando un di e-book mi sono imbattuta in questa trilogia.
Mi è bastata la parola erborista per decidere di acquistarla.
Mi sono trovata a leggere un’avventura fantasy, veloce e scorrevole, adatta anche ai più piccoli.
Un’avventura che basa tutto sull’equilibrio tra due forze, il bene e il male, il chiaro e lo scuro.
Ma non c’è solo questo.
Via via che ci addentriamo nell’isola con Panfilo (questo il nome del protagonista) veniamo a conoscenza di nuove forze magiche che vivono sull’isola.
Conosceremo maghi, streghe e re.
Il reale e il fantastico si confondono fino a scombinarci le idee.
Luca di Giallorosso, giovane autore, ci accompagna in questa isola dove tutto è in un equilibrio precario.
I personaggi sembrano mossi come delle pedine inconsapevoli, mentre qualcuno deve arrivare alla fine del gioco.
Perché tutto questo è solo un gioco, il gioco dell’erborista.
LUCA DI GIALLEONARDO
Nasce a Teramo nel 1977.
Ha all’attivo diversi racconti fantasy per ragazzi editi da Mondadori.