“Blogtour Bestie d’Italia Intervista a Maria Pia Michelini”

Blogtour “Bestie d’Italia – volume 3”

Intervista a Maria Pia Michelini

Nona tappa: 8 dicembre 2020

 

Eccoci all’appuntamento del blog con Bestie d’Italia.

Intanto ringrazio  Nati per scrivere e Alessio del Debbio per queste bellissime iniziative.

Per la mia tappa ho l’onore di intervistare la scrittrice e amica Maria Pia Michelini.

 

Benvenuta sul blog.

 Parlaci di te: chi sei, dove vai? E soprattutto come e quando ti sei avvicinata alla scrittura?

 Ciao! Eccomi qua.

Sono Maria Pia Michelini, vivo dove mai avrei pensato di abitare, sono una cittadina trasferita in un paese ai limiti dei boschi, nel bel mezzo del cammin della mia vita.

Passo tante ore in mezzo a bambini che mi chiamano maestra, anche se io non mi ci vedo un granché, mi sento più adatta a tutelare la loro naturale attitudine a tirar fuori quello che ciascuno è già, nelle maniere più bizzarre e originali. Anch’io fin da ragazzina, tiravo fuori una voglia di scribacchiare, che mi riusciva facile. Ma ho sempre iniziato più tardi degli altri a decidermi a prendermi sul serio e sulla quarantina, quando mi son chiesta cosa volevo fare da grande, la scrittura è diventata una vera passione. E allora, perché non cominciare con un laboratorio di Scrittura creativa? Da lì, mi si è aperto un mondo.

 

Parlaci del tuo racconto “LA NATURA VINCE SU TUTTO”, inserito nel terzo volume di “Bestie d’Italia”. Di cosa tratta?

 Tratta della rivincita di un essere umano mai compreso, come la creatura che impersona nella pantomima come da tradizione: Gl’cierv.

Si racconta dell’annuale festa che si svolge a Castelnuovo al Volturno, Isernia, l’ultima domenica di Carnevale. Nella piazza principale, dopo il tramonto, si mette in scena una lotta tra il cervo e il cacciatore, accompagnati da altre figure significative, a simboleggiare la rinascita della natura che chiede un morte sacrificale. Ma questa volta, l’epilogo non è solo affidato a una innocua recita simbolica…

 

Quali creature fantastiche scopriremo leggendolo?

 Il protagonista è appunto gl’Cierv, il cervo. Accompagnato dalla Cerva, sua moglie. A lui si contrappone il Martino, che cattura il Cervo, per domarlo. Arrivano anche le Ianare, streghe locali che enfatizzano l’atmosfera. E infine il Cacciatore, chiamato a simulare l’uccisione della coppia di cervi e poi ridare loro la vita, con un soffio. Seppure non sembrino creature fantastiche, interpretano la forza e la durezza di una Natura stanca di essere sfruttata e dilaniata dagli uomini, e nella forza delle bestie rivendica il suo potere assoluto come madre della vita e della morte. E l’attore di quella sera? Forse anche lui non è solo un essere umano…

 

Dove è ambientato il racconto? Perché questa scelta?

  Il racconto è ambientato in Molise, a Castelnuovo al Volturno, al confine con il Parco Nazionale dell’Abruzzo. Un luogo suggestivo che non ho mai visitato, ma che ho cercato su Internet grazie a questo progetto della raccolta BESTIE D’ITALIA.

Vorrei davvero un giorno conoscere queste due regioni di cui non si parla molto, forse meno battute dal turismo solito che porta le persone a recarsi in località già note. Cercandone le tradizioni locali, mi è comparso Gl’Cierv ed è scattata l’attrattiva immediata. Forse perché amo gli animali dei boschi, ho sentito il bisogno immediato di metterlo in luce attraverso un racconto.

 

Ci regali  un estratto del tuo racconto?

“Quarto era nel campo quando Angela, Piero e Tista andarono a casa sua a fargli la proposta. Teti, il padre novantenne, secco come un chiodo e storto come un ferrovecchio, stava appoggiato di lato al caminetto, la mano tremante reggeva il bastone che lo teneva in piedi.

«Che dire? Gliel’ho sempre negato, i suoi fratelli hanno fatto Gl’Cierv in questi anni, ma lui non l’ho mai considerato. È sempre stato la brutta copia, quella venuta male tra tutti i figli che io e la povera Bice abbiamo sfornato. Il quarto, appunto. Porta bara. Pareva non arrivasse nemmeno a campare un mese. Invece, guardatelo là, trentasette anni e sembra un vecchio con la testa di un bimbetto. Però con la terra è bravo. Sembra che intuisca quello che succede in natura. Mah…»

Le strade di Volturno brulicavano di gente. Le zampogne a chiave e quelle zoppe, tipiche molisane, mantenevano la nota fissa del bordone mentre le altre canne suonavano le loro note in melodie grevi e calde, insieme a fisarmoniche dai suoni più incisivi.  I campanacci già si facevano sentire da lontano, mentre Piero e Tista li legavano attorno alla mole di Quarto, che stava immobile seppure emozionato per questa investitura. Sapeva a memoria la sequenza di ciò che avrebbe dovuto interpretare: un attacco deciso che arriva tra la folla impreparata, alla tenue luce di un sole che ha lasciato il monte Marrone e Castelnuovo, della catena delle Mainarde. Una furia, spinta dalla forza selvaggia della natura che reclama la sua sovranità sul mondo, contro il lavoro dell’uomo che spesso la deturpa.”

 

Quale canzone, o colonna sonora, abbineresti alla lettura del racconto?   

 Into the Wild (Eddie Vedder)

https://youtu.be/WIajEyhwUdE

 

 

Biografia: 

Sono nata a Lucca, nel 1966.

Insieme alla mia professione di insegnante nella Scuola dell’Infanzia mi dedico alla scrittura per adulti e per bambini. È così che sono nati i romanzi Zena la nuda (Panesi ed.) e La meccanica delle vite possibili (Nps ed.). Ai bambini ho dedicato Tito il dito e L’alieno scoppiettante (Nps ed.). Altri racconti sono presenti in alcune antologie.

Per “Bestie d’Italia – volume 3”, ha scritto il racconto LA NATURA VINCE SU TUTTO.

 

Ricordo che “Bestie d’Italia – volume 3” è uscito il 1 Dicembre, quindi è un ottimo regalo da far trovare sotto l’albero.

(copertina e illustrazioni interne a cura di Marco Pennacchietti)