Una ragazza scompare nel nulla.
Un viaggio in treno particolare e un “Incubo” che farebbe impazzire chiunque.
Tre racconti “uniti dal brivido di scoprire che l’orrore di cui leggi sta capitando a te”.
Questi tre racconti hanno in comune un’inquietudine e un pathos d’altri tempi.
Sono infatti racconti comparsi per la prima volta negli anni ’50, mentre “Incubo” è stato pubblicato postumo.
Un libro scoperto per caso, un piccolo libro che si legge velocemente e che consiglio.
Una scrittura non troppo elaborata e di facile lettura, ma che lascia un inquietudine al lettore che difficilmente lascerà andare queste piccole storie.
In un crescendo di suspance la Jackson racconta tre storie che sono ben scritte e molto accattivanti.
Ma la cosa più inquietante è che sono storie che possono capitare a ciascuno di noi o che ci sono già capitate.
“Il mondo di Shirley Jackson in miniatura: tre superbi racconti, uniti dal brivido di scoprire che l’orrore di cui leggi sta capitando a te.”
SHIRLEY JACKSON
1916-1965
Trascorse 20 anni nel Vermont a seguito del marito che le ispirarono “La lotteria” e “Abbiamo sempre vissuto nel castello”.
I primi due racconti di questo libro furono pubblicati negli anni ’50, “Incubo” fu pubblicato portino al 1996.