“Una storia italiana” di Alessia De Santis

“Ci sono uomini e donne che non possono essere giudicati con il metro di paragone della gente comune, ma solo con il metro di paragone della storia e del tempo”

E i quatto personaggi raccontati nel libro della De Santis la storia l’hanno fatta.

Pier Paolo, Oriana, Maria e Alekos i loro nomi.

Pasolini, Fallaci, Callas, Panagulis i loro cognomi.

Quattro vite al servizio della storia che il destino ha voluto intrecciare.

Quattro persone così lontane nello spazio, ma così vicine nel tempo e negli ideali.
Ideali di libertà, amore, coraggio e giustizia.

Durante le loro esistenze, brevi o lunghe che furono, si sono incontrati, scontrati, amati, vissuti.

Pier Paolo e Oriana amici da una vita, l’amore non corrisposto per Pasolini di Maria e quello vissuto fino alla fine tra Oriana e Alekos (che lei racconterà nel suo libro “Un uomo”).

Le loro vite si sono inevitabilmente intrecciate l’una con l’altra.

Le loro idee, il loro coraggio è rimasto intatto nel tempo.

Personaggi scomodi alle volte, ma con un’anima talmente forte da farli vivere nella memoria collettiva come dei grandi del loro tempo.
Amati, odiati, perseguitati non hanno mai abbandonato i loro sogni, le loro ambizioni anche se la vita non ha riservato loro il lieto fine.

I libri di storia dovrebbero parlare molto di più di loro, si dovrebbe ricordarli ogni volta.

Quattro individui ordinari, ma che hanno vissuto vite straordinarie.

Vite al limite, sempre fuori posto, gridando le loro idee e la loro libertà ad un mondo troppo stretto e ancora troppo chiuso per poterli comprendere fino in fondo.

Il loro ricordo rimarrà indelebile nel cuore di chi li ha amati e di chi quotidianamente li ricorda e li vive.