“Non per un Dio ma nemmeno per gioco di Luigi Viva”

“PER ME UNA PERSONA ECCEZIONALE E’ QUELLA CHE SI INTERROGA DI CONTINUO LADDOVE ALTRI VANNO AVANTI COME PECORE”

 

E lui una persona fuori dal comune lo era eccome.

Una storia semplice di un poeta della musica.

Una storia che parte dai caruggi di una Genova che ormai esiste solo nei ricordi di chi l’ha vissuta.

Una storia fatta di scherzi, delusioni, amori, canzoni.

Una storia che parla di musica, ma anche di terra.

Quella coltivata, quella che fa vivere, come la sua Sardegna dove lui era semplicemente Bicio.

Fabrizio De Andrè e la sua terra, le sue donne, la sua musica, le sue parole.

Parole che davano la voce agli ultimi, ai disadattati, agli emarginati.

 


“VIA DEL CAMPO C’E’ UNA GRAZIOSA

CON GLI OCCHI GRANDI COLOR DI FOGLIA

TUTTA NOTTE STA SULLA SOGLIA

VENDE A TUTTI LA STESSA ROSA”

 

 

Partendo dalle strade di Genova insieme a un giovane di grandi speranze che rispondeva al nome di Paolo Villaggio, arrivando fino ai teatri, i palazzetti e le piazze dove raccontava attraverso le sue canzoni proprio le strade della sua Genova.

Collaborazioni importanti (come quella indimenticabile con la PFM) che lo portarono a essere non un cantautore per pochi, ma un cantastorie di tutti.

 

Luigi Viva raccogliendo testimonianze di prima mano e di amici famosi e non, fa di questo libro una biografia completa di De Andrè raccontandone anche gli eccessi, i vizi e le debolezze.

Ma parlando di De Andrè parla anche del suo mondo e di tutto quello che lo circondava.

 

“SE TI INOLTRERAI LUNGO LE CALATE DEI VECCHI MORI

IN QUELL’ARIA CARICA DI SALE GONFIA DI ODORI

LI CI TROVERAI I LADRI E GLI ASSASSINI E IL TIPO STRANO

QUELLO CHE HA VENDUTO PER TREMILA LIRE SUA MADRE A UN NANO”

 

Dando la voce agli ultimi, agli emarginati e alle puttane De Andrè divenne poeta della canzone italiana e anche ora che non c’è più i suoi testi rimangono e sono più attuali che mai e studiati nelle scuole.

 

E anche chi non lo ha sempre ascoltato a sentire le sue canzoni si troverà inevitabilmente a cantarle.

 

“DORMI SEPOLTO IN UN CAMPO DI GRANO

NON E’ LA ROSA NON E’ IL TULIPANO CHE TI FAN VEGLIA DALL’OMBRA DEI FOSSI

MA SONO MILLE PAPAVERI ROSSI”

 

 

Luigi Viva

Roma 1955.

Giornalista e conduttore radiofonico ha pubblicato anche “Falegname di parole” sempre dedicato a De Andrè nel 2018.

 

 

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Lascio qui il video dell’esibizione omaggio che il Rapper Anastasio ha fatto alla trasmissione Rai “Una storia da cantare”.

La canzone è la famosissima “Guerra di Piero” solo che questa volta è raccontata dal punto di vista del Tedesco.