“Intervista con l’autore. La Fantasia di Alessio Filisdeo”

Eccoci con una nuova intervista.

Questa volta a rispondere alle domande del blog è Alessio Filisdeo, classe 1989, autore del fantasy “Il mistero di Virginia Hayley”

 

 

 

Iniziamo parlando un po’ di te. Chi è Alessio Filisdeo?

Non credo ci sia molto da dire sul mio conto.

Sono una persona normale, come tante altre. Adoro la lettura (ovviamente), amo il cinema, le serie tv e passare un po’ di tempo, quando possibile, davanti ai videogames.

La mia più grande passione, che ho avuto la fortuna di poter trasformare in lavoro, è la scrittura. In effetti comincio a imbrattare fogli digitali di Word ogniqualvolta mi balena un’idea per la mente, e (purtroppo o per fortuna) il mio cervello, la mia immaginazione, non riposa quasi mai.

Come nasce la passione per il genere fantasy- gotico?

Sono sempre stato un grande fan del gotico.

Leggevo romanzi storici, o d’appendice, fin da ragazzino.

I miei genitori mi hanno tirato su a latte e avventure di Salgari, quindi ho sempre provato un certo fascino per le atmosfere d’altri tempi.

Il gotico soprattutto, in quanto genere letterario, presenta un raro connubio tra realtà, verosimiglianza storica e sovrannaturale, elementi che si sposano a meraviglia col mio stile e miei gusti personali.

Quali sono state le fonti di ispirazione per il tuo romanzo “Il mistero di Virginia Hayley”?

Innumerevoli, sia da un punto di vista stilistico e lessicale che da uno prettamente narrativo.

Le due opere che più mi hanno ispirato appartengono entrambe all’autore britannico Alan Moore, ovvero “From Hell” e “La Lega degli Straordinari Gentlemen”.

La prima affronta la figura di Jack lo Squartatore, mentre la seconda riunisce alcuni dei personaggi più iconici della letteratura fantastica ottocentesca per una storia a base di azione e complotti politici.

Nel tuo libro sono presenti personaggi che sono entrati nell’immaginario collettivo come Vampiri, streghe e lupi mannari. Oggi queste “creature” sono un po’ diverse da come i primi romanzieri le avevano immaginate. Tu però sembri averle mantenute come siamo stati abituati a conoscerle. Deduco quindi che i vampiri e i lupi mannari stile “Twilight” non siano proprio il tuo genere?

No, decisamente no, e non ne ho mai fatto mistero.

Nei miei scritti i mostri continuano ad essere mostri, e nel panorama di genere attuale è un qualcosa di cui vado piuttosto fiero.

Non ho nulla contro il romanticismo, anzi, esso è in realtà uno dei temi cardine alla base della letteratura gotica, ma non sopporto la deriva melensa che ha intrapreso oggigiorno, spesso mascherata da etichette come “young adult” o un ancor più generico “urban fantasy”.

Però questo romanzo mi ricorda molto lo stile dei “Penny Dreadfyul” (Racconti gotici inglesi ndr.). Questi racconti incontrano di più il tuo gusto?

Assolutamente sì.

Gli “spaventi da un penny” sono stati una delle mie principali fonti di ispirazione.

Inizialmente avevo addirittura previsto di inserire nel romanzo alcuni dei suoi originali personaggi (come Spring-heeled Jack), poi ho dovuto accantonare l’idea.

Ho preferito concentrarmi sulle creature classiche, come appunto vampiri, lupi mannari e streghe. Figure che il lettore avrebbe trovato più familiari.

Per concludere dove possiamo incontrarti prossimamente?

Vivendo su un’isola (Ischia) non mi è purtroppo possibile muovermi con la frequenza e la facilità che vorrei. Solitamente però riesco a prendere parte quasi tutti gli anni, in autunno, alla fiera letteraria Stranimondi di Milano.

Per il resto, colgo le occasioni che mi si presentano di volta in volta

Progetti futuri?

Attualmente sono al lavoro sul sequel del romanzo gotico “Fairfax & Coldwin”, pubblicato qualche anno fa da Nativi Digitali Edizioni. Ho inoltre messo da parte alcune promettenti idee per ulteriori progetti di genere steampunk.

Insomma, come dicevo precedentemente, il materiale non mi manca mai.

 

Ringraziamo Alessio per la disponibilità e consigliamo il suo romanzo a grandi e giovani lettori.

Un grazie anche all’ Associazione Nati per scrivere,  al suo presidente Alessio Del Debbio e alla sua disponibilità.

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