“Il sette di cuori di Emanuele Marconi “

Agosto 2027, Milano Centrale, piazza Duca d’Aosta.

Un capannello di persone si forma attorno a un giovane squilibrato che urla a squarciagola frasi apparentemente senza senso, inneggianti la libertà e la necessità di una rivoluzione contro la schiavitù moderna.

Questa scena non lascia indifferente il giornalista Marco Ledogli, che intuisce che dietro le parole folli del ragazzo si nasconde una conoscenza storica approfondita: sono infatti frasi appartenenti a esponenti politici del periodo della Rivoluzione francese.

Spinto dall’intuito, si mette sulle tracce del giovane e comincia a indagare, ma è quando viene trovato il cadavere di un ragazzo nei pressi dei binari di una ferrovia toscana che i dubbi diventano tormento: i due fatti sono inevitabilmente correlati.

A unirli, un misterioso treno…

 

Intanto voglio ringraziare Giulia Previtali e l’autore Emanuele Marconi per avermi dato la possibilità di leggere questa storia.

 

Marconi ci porta in un futuro non troppo lontano da noi dove la tecnologia la fa da padrona e dove i poteri forti soggiogano le menti dei più deboli.Una storia originale che ci porta a scoprire cosa si nasconde dietro un semplice progetto di realtà virtuale.

 

Potrebbe sembrare anche un atto d’accusa verso i poteri più forti che in qualche modo riescono a condizionare la vita delle persone.

Soprattutto pone l’attenzione su quanto la nostra esistenza sia condizionata dalle nuove tecnologie e come queste siano ormai entrate nella nostra quotidianità. In fin dei conti ci separano solo 6 anni dai fatti raccontati nel romanzo e chi lo sa a che livelli la tecnologia sarà arrivata nel 2027!!!

Un giallo giornalistico dove quello che traspare è un forte senso di libertà e giustizia contro le costrizioni di una società sempre più assuefatta dal potere e dai suoi giochi, dove il protagonista aiutato dal giovane nipote cerca di svelare la verità non solo per salvare le persone direttamente coinvolte, ma anche per salvare tutti da un futuro che ci vede come degli automi governati dai poteri forti.

Anche se a volte la lettura non è così lineare e si fa un pochino di fatica a tenere i fili della storia, tutto sommato è un libro che lascia fino alla fine il dubbio di chi veramente sia il colpevole e che invoglia il lettore a cercare di scoprire la verità insieme al protagonista.

 

Un buon esordio per questo giovane autore.

 

EMANUELE MARCONI

Emanuele Marconi ha 31 anni ed è nato a Monza.

Dopo il diploma di maturità scientifica, ha cambiato strada e deviato verso gli studi umanistici, laureandosi in Scienze dei Beni Culturali.

Collabora da oltre dieci anni con una rivista online, Persinsala.it, occupandosi di recensioni cinematografiche.

La passione per la scrittura è nata per caso negli ultimi anni del liceo.

“Il Sette di cuori – La carta rivolta” è il suo primo libro.

 

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