“Festival della mente. Sarzana 30-31 Agosto 01 Settembre 2019”

Si è conclusa anche questa edizione del Festival della mente, la sedicesima per l’esattezza.

Questo Festival, nato  in sordina appunto 16 anni fa, è andato via via crescendo portando sempre più visitatori e curiosi per le vie della cittadina ligure.

Utilizzando i luoghi più importanti della città, come il Teatro degli Impavidi, tirato a lucido da pochissimo, la piazza del Comune e la Piazza d’armi della Cittadella il festival porta lo spettatore a scoprire le bellezze che questa cittadina può offrire, facendolo passeggiare per i suoi carruggetti e facendogli assaporare la cucina tipica.

 

Ma tornando al festival…

Ogni anno appassionati, addetti ai lavori e non si riversano per immergersi in una tre giorni all’insegna della cultura.

Ogni anno il tema della manifestazione cambia e gli ospiti provenienti dal mondo della cultura, della scienza e dello spettacolo si interrogano e pongono nuovi quesiti.

Quest’anno il tema scelto era il Futuro.

«Il modo migliore per predire il tuo futuro è crearlo».

Abraham Lincoln

 

Tra i tanti interventi tenuti ne ho seguiti alcuni.

In particolare uno spettacolo tenutosi al Teatro degli Impavidi di musica molto molto particolare.

Cesare Picco e Alessio Bartallot che hanno affrontato la storia del groove attraverso le corde del pianoforte.

 

“Due esploratori del suono, Cesare Picco e Alessio Bertallot, si incontrano sul palco per uno speciale viaggio tra i brani iconici della dj culture e per dare vita a uno speciale incontro con la forza evocativa del pianoforte. Lo spettacolo spazia attraverso cinquant’anni di cultura del groove passando per quei brani iconici e famosi al grande pubblico. Ciò che si crea è un caleidoscopico nuovo mondo di suoni, reso vivo e pulsante dalla composizione e improvvisazione in tempo reale del pianoforte.”

 

Suggestivo, pazzesco, unico nel suo genere.

Un’ora e mezzo di spettacolo dove si rimaneva a bocca aperta per la bravura di Cesare Picco nell’improvvisare con il suo pianoforte su pezzi mixati da moderni apparecchi.

Un mix perfetto tra passato e futuro.

 

E poi ovviamente le immancabili conferenze del Professo Alessandro Barbero (eventi sold out in tempo record).

Accolto con ovazioni che neanche Brad Pitt quando è sbarcato al Lido di Venezia ci ha portato nel suo medioevo e ci ha raccontato di rivolte che hanno cambiato il corso della storia.

“La rivolta dei Jacquerie dei contadini francesi” (1358),  “La rivolta dei Ciompi” (1378) “La rivolta dei contadini inglesi” (1381) .

Questi gli argomenti che nelle tre sere Barbero ha portato all’attenzione della platea.

Tre rivolte che hanno aperto la strada a un futuro migliore per il paese.

Infatti si ricorda che in Francia c’è stata La Rivoluzione Francese, in Inghilterra quella Inglese, in Italia… Va be lasciamo perdere va…

E alla terza sera dopo avere ricevuto per due sere applausi a scena aperta (“92 minuti di applausi a scena aperta”) è arrivata anche la standing ovation che ha concluso così degnamente una edizione ricca e interessante (tra i vari ospiti c’era anche Jovanotti, che ha fatto registrare il sold out da subito e ha parlato della sua visione di futuro).

Quindi non resta che darsi appuntamento a Sarzana a fine agosto 2020.