Gemma si trova alla villa per dare lezioni di piano alla sorellastra del conte, Ginevra, rimasta inferma dopo una brutta caduta a cavallo.
Il commissario Manciulli, come sempre sembra avere la soluzione e trovato i colpevoli ma Gemma , come sempre, non è per niente d’accordo, lei ha visto che cosa può aver lasciato l’impronta a nido di vespa sull’arma del delitto.
In tutto ciò la storia tra Gemma e l’avvocato Masoni sembra aver fatto un grande passo avanti.
Sesta avventura per la nostra signorina Galleschi che con il suo intuito riesce ad assicurare alla giustizia i colpevoli sbugiardando il povero Manciulli, con cui ogni volta assistiamo a dei siparietti deliziosi.
Come negli altri romanzi vediamo la bravura della Rasetti, che trova ogni volta un giallo interessante e intrigante e porta avanti le storie dei singoli personaggi a piccoli passi facendoci venir voglia di leggere ancora per sapere come vanno a finire le cose.
I personaggi e i luoghi anche se non vengono descritti dettagliatamente possiamo ormai immaginarli e possiamo anche sentire i profumi, gli odori e i rumori del corso di Valvata.
Siamo già al sesto libro, ma la strada di Gemma fortunatamente è ancora lunga in quanto l’autrice ha già pubblicato l’ottavo libro e scritto il nono e chissà forse anche un finale che però sono sicura non pubblicherà tanto presto.
Ancora per un po’ quindi il lettore può tornare a “casa” tra i vicoli della città camminando fianco a fianco con tutti i protagonisti di questa saga.
La lettura scorrevole e il giallo di “puntata” intrigante rendono la lettura leggera e veloce, adatta a momenti di svago che di questi tempi ne abbiamo tutti bisogno.
E proprio questa è una funzione dei libri: portarci altrove, farci volare con la fantasia e farci dimenticare per qualche ora la realtà.