“Blog tour Ulfhednar Stories”

Bentrovati, lettori.

Nella tappa precedente abbiamo iniziato a scoprire alcuni dei racconti di “Ulfhednar Stories”, oggi scopriremo gli ultimi tre che chiudono il volume, tutti ambientati negli anni Novanta del ventesimo secolo e agli inizi del ventunesimo.

 

IL MESSIA

Luogo: Deserto del Negev (vicino Oriente).

Data: anni Novanta.

Personaggi: Raul, l’ombra.

Creature fantastiche: Ulfhednar, Jinn.

“Il Messia” è il racconto dedicato a Raul, uno dei Beta di Alois nel branco del Vello d’Argento, un personaggio che nel romanzo “La guerra dei lupi” rappresenta uno degli antagonisti. Raul incarna la violenza ferina degli Ulfhednar, il mettere la forza al primo posto, la capacità di dominio e di imporsi sugli altri: Raul è un prevaricatore, un bullo, cresciuto come un guerriero nell’esercito di Federico il Grande, Re di Prussia agli inizi del Settecento, e poi come lupo, non sa e soprattutto non vuole trattenersi.

È sempre in conflitto con Alois, che considera debole e pacifista, e vorrebbe imporre la sua guida al Vello d’Argento, ma alla morte di Alois, nel 1944, gli viene impedito dagli altri Beta e da Daniel, convinti che non meriti tale ruolo. Questo smacco gli pesa, resta nel suo animo vendicativo come un’onta.

Adesso, negli anni Novanta, dopo aver girato Africa e Asia, mettendo le proprie zanne al servizio di chiunque necessitasse di un poderoso soldato, si trova nel deserto del Negev, dove sopravvive vagabondando ramingo e aggredendo carovane di sventurati. Un incontro inaspettato con un “genio” dell’antico folclore arabo risveglia le sue ambizioni, convincendolo della sua sacra missione: lui è e deve essere il nuovo Alfa del Vello d’Argento.

 

LA VALCHIRIA

Luogo: Sardegna

Data: anni Novanta.

Personaggi: Marina, Daniel.

Creature fantastiche: Ulfhednar, Erkitu, Musca macedda, Drullios, diavolo.

Il racconto “La valchiria”, originariamente pubblicato nel terzo volume di “Bestie d’Italia” con il titolo “L’urlo della vita”, è dedicato a Marina, una delle poche Ulfhedinn femmine al pari di Luisa.

Marina è la sorella di Daniel, al cui fianco è cresciuta e ha lottato. Al cui fianco è rimasta anche dopo la dissoluzione del branco, dopo che tutti se ne sono andati per la propria strada. Marina e Daniel sono rimasti insieme, girando per l’Italia e stabilendosi infine a Viareggio, dove Daniel deve mantenere una promessa fatta al suo vecchio amico Aristide.

Qualcosa accade, qualcosa li distrae: un richiamo lontano, che sembra provenire da oltre il mare. Cosa mai potrà essere? Chi può chiamarli dall’isola a forma di sandalo? Così, incuriositi e preoccupati, Marina e Daniel arrivano in Sardegna, per incontrare un vecchio amico e nuovi pericoli.

In un susseguirsi di scoperte e cacce notturne, Marina confermerà la scelta presa anni addietro, quella di schierarsi sempre a fianco del fratello, qualunque cosa accada, e proteggerlo, come lui l’ha salvata dal marito violento a cui era stata data in sposa.

“La valchiria” è anche un omaggio al folclore sardo, da cui provengono alcune figure leggendarie, come S’Erkitu, la Musca mascedda, le Janas e i Drullios.

 

GLI ESPLORATORI

Luogo: Alpi Apuane.

Data: 2001.

Personaggi: Ascanio, Gianni, Gigi.

Creature fantastiche: officianti, Scabodda, sirene.

Originariamente pubblicato nell’antologia del Premio Esecranda, “Gli Esploratori” è l’ultimo racconto dell’antologia, quello che traghetta il lettore direttamente nel mondo di “Ulfhednar War”, le cui avventure prendono avvio proprio in quell’estate del 2001, quando Ascanio trova il diario e i grimori del suo antenato Aristide. Quando Ascanio capisce di essere destinato a qualcosa di più che una promettente carriera universitaria.

È ancora un ragazzo, è ancora giovane e inesperto, ma sta già scoprendo il mondo fantastico che lo circonda. Colpa anche dei suoi amici Gigi e Gianni, che si fanno irretire da alcune maliarde fanciulle e condurre in un antro misterioso, dove si cela un’antica minaccia… alquanto affamata.

Un omaggio al folclore lucchese, con sirene, creature fantastiche e luoghi pregni di magia, come lo sono le Alpi Apuane, catena montuosa che l’antico popolo dei Liguri Apuani chiamava “Montagne della Luna”. Un nome evocativo, da fantasy alla Tolkien, un nome che rende bene l’idea delle luci e delle ombre in cui gli incauti viandanti possono imbattersi. Sempre meglio, allora, avere un officiante al proprio fianco! Anche se giovane e ingenuo, ma molto combattivo. Forza Ascanio!

 

Se volete scoprire di più, sui racconti di “Ulfhednar Stories”, potete leggere il volume, disponibile in cartaceo e ebook!